Tecnico Informatico presso l’Istituto per l'Ambiente Marino Costiero (IAMC-CNR) di Capo Granitola dal 2006. Nell’agosto del 2012 riceve la nomina di Responsabile del CED e dei Servizi Informatici. Nel corso degli anni viene coinvolto, a vario titolo, in diversi progetti di ricerca nell'ambito delle Tecnologie ICT e sensoristica per l'ambiente marittimo e marino e la pesca. Attualmente, è componente sia del Gruppo di Acustica Marina che del Gruppo di Tecnologie Marine dell’IAMC-CNR di Capo Granitola.
Trasferimento tecnologico a supporto della sicurezza e del risparmio energetico sulle imbarcazioni da pesca.
Il Gruppo di Tecnologie Marine dell’IAMC-CNR di Capo Granitola ha da tempo intrapreso una attività di trasferimento tecnologico verso le imprese del settore della pesca, fornendo alcuni risultati della ricerca a beneficio dell’innovazione di tale settore (Aronica et al. 2016, Aronica et al. 2013) . Più recentemente, all’interno del progetto RITMARE ed in particolare, nella sotto azione (SP2_WP3_AZ3 – U01) relativa alla “Gestione delle attività di bordo”, sta sviluppando un sistema integrato per il controllo delle reti da pesca, del loro carico e dei movimenti dell’imbarcazione al fine di dare un supporto digitale adatto ad aumentare la sicurezza di bordo, nonché contribuire al risparmio energetico durante le fasi di pesca. Le attività di controllo e monitoraggio, realizzate in tale progetto, avvengono in continuo durante tutte le fasi di pesca, e riguardano l’intero sistema nave sia nella sua componente emersa, costituita dall’imbarcazione e dai suoi attrezzi di bordo, e sia nella parte immersa, composta dalla rete e dagli attrezzi correlati comprendenti l’eventuale pescato. Le varie fasi della pescata presentano tutte delle possibili pericolosità, dall’inizio alla fine delle operazioni, compreso il recupero degli attrezzi e del pescato. Alcuni esempi dove le condizioni possono diventare veramente pericolose sono: il sovrappeso del pescato che può provocare una possibile rottura della rete, l’incaglio della rete al fondo che può provocare anche il ribaltamento della stessa imbarcazione, la tensione dei cavi e la loro eventuale rottura che può essere estremamente pericolosa per la sicurezza del personale addetto alle manovre di pesca. Il monitoraggio ed il controllo dell’intero sistema nave, quindi, sono prevalentemente finalizzati ad affrontare e cercare di risolvere le problematiche legate: • alla sicurezza ed incolumità del personale di bordo, • alla sicurezza e alla salvaguardia dell’unità peschereccio e delle sue componenti, • al risparmio energetico, attraverso il controllo dell’assetto dell’imbarcazione e dello stato della rete durante la pescata (infatti, si evita il failure della stessa se gli attrezzi non sono configurati correttamente in acqua). L’obiettivo è, quindi, di aver un sistema centrale informatizzato che possa dare in tempo reale informazioni utili alla gestione delle attività di pesca e/o fornire/inviare messaggi di allarme in caso si verifichino scenari di rischio durante le l’attività di bordo.