CONFERENZA GARR 2017
15-17 NOVEMBRE 2017, Università Ca' Foscari di Venezia

16 Nov 2017

Paolo Budroni

University of Vienna
https://www.univie.ac.at/en/

Il suo lungo impegno nella gestione dei beni digitali e nella fornitura di servizi all'interno della comunità scientifica gli hanno fornito una conoscenza approfondita dei sistemi tecnici e delle necessità del mondo accademico. Nel 1991 ha diretto la realizzazione del primo CRIS (Current research information system) dell'Università di Vienna (1991-1998). Dal 2006 al 2016, ha diretto lo sviluppo del sistema di archiviazione digitale per RDM (Research Data Management) dell'Università di Vienna, che serve anche da repository dell'università (Phaidra, 2007-2016).
Oggi Phaidra è utilizzata in 5 Paesi europei ed è attiva in 16 istituzioni (tra cui il Fondo nazionale austriaco per la ricerca scientifica - FWF). In Italian, Phaidra è utilizzato presso l'Università Ca' Foscari e IUAV di Venezia e presso l'Università di Padova.
Grazie al suo impegno, l'Università di Vienna ha partecipato a progetti come Europeana e OpenAIRE / OpenAIREplus e "TEMPUS nella regione dei Balcani occidentali". Nel progetto LEARN, si è concentrato sul coinvolgimento degli stakeholder, lo sviluppo delle politiche di RDM, e in attività di advocacy . Inoltre ha offerto la sua competenza nell'uso delle lingue straniere in ambiti multinazionali, la sua capacità di pianificare e organizzare programmi di lavoro e la sua buona comprensione dei legami tra le politiche e le pratiche cooperative.
Progetti nazionali austriaci: e-Infrastructures Austria, Open Education Austria. Paolo Budroni rappresenta inoltre l'Università di Vienna presso il COAR (Confederation of Open Access Repository).

His long-term involvement in digital asset management and the provision of aligned services in the scientific community have provided him with a thorough knowledge of technical systems and the requirements of the academic world. In 1991, he headed the realization of the first Current Research Information System (CRIS/ DonKey) of the University of Vienna (1991-1998). From 2006 to 2016, he led as Managing Director the development of the digital archiving system for RDM of the University of Vienna, which also serves as Institutional Repository of the University (Phaidra, 2007-2016).

Today Phaidra is used in 5 European countries and is running at 16 institutions (among them the Austrian National Funding Agency FWF). Phaidra is used in Italy at the Universities of Ca’ Foscari Venice, University of Padova and University IUAV Venice.
Thanks to his engagement, the University of Vienna has participated in the projects like Europeana and OpenAIRE/OpenAIREplus and “TEMPUS in the Western Balkan Region” In the LEARN project, he focused on stakeholder engagement, RDM-policy development and alignment, impact and advocacy. He also offers his experience in the use of foreign languages in multi-national settings, his ability to plan and organise work programs and his good understanding of linkages between policies and cooperative practices.

Austrian national projects (led or acquired): e-Infrastructures Austria, Open Education Austria, Paolo Budroni represents the University of Vienna at COAR (Confederation of Open Access Repositories).

Sessione 3

Policies for Research Data Management

Architetture della conoscenza - impostare la scena a livello locale per una Open Science cloud comune

La Commissione europea sta promuovendo la European Open Science Cloud. Secondo la Commissione "l'EOSC non è un vero e proprio servizio cloud, ma è una specie di rielaborazione basata su dati scientifici di e-infrastructure esistenti. L'EOSC sarà un ambiente federato per la condivisione e il riutilizzo dei dati scientifici, basati su elementi esistenti e emergenti negli Stati membri, con una guida e una governance "leggera" e una grande libertà in materia di attuazione pratica ". In questo contesto Open Science è vista in modo visionario, come un movimento per rendere la ricerca scientifica, i dati e la diffusione accessibili a tutti i livelli della società. Questa visione sarà possibile solo se capiamo come gestire e guidare le diverse componenti e gli attori, a tutti i livelli, della prossima Cloud Open Science. Questa presentazione mira a analizzare l'impostazione di questa gestione, prima inserendola in un contesto internazionale più ampio e poi descrivendo la rilevanza dei principali strumenti che consentiranno di realizzare la visione di Open Science a livello locale: Policy di Research Data Management, un'area legale comune, modelli di Good Governance, Commons di e-Infrastructure, terminologie comuni e piani di gestione dei dati.


Architectures of Knowledge. Setting the scene at local level for a common Open Science cloud.

The European Commission is promoting the European Open Science Cloud. This will be soon a reality. According to the Commission ìthe EOSC is not an actual cloud service, it is a kind of reengineering of existing e-infrastructures based on scientific data.

The EOSC will be a federated environment for the sharing and re-use of scientific data, based on existing and emerging elements in the Member States, with lightweight international guidance and governance and a large degree of freedom regarding practical implementationî. In this context Open Science is seen in a visionary way, as a movement to make scientific research, data, and dissemination accessible at all levels of an enquiring society. This vision will be possible only if we understand how to manage and steer the different components and players, at all levels of the forthcoming Open Science Cloud.

This presentation aims at analysing the setting of this management, first embedding it in a broader international context, and then describing in further steps the relevance of the main instruments that will enable the realisation of the Open Science vision at a local level: Research Data Management Policies, a common legal area, Good Governance Models, e-Infrastructure Commons, common terminologies and good Data Management Plans.


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