Innocenzo Genna

Giurista

14 giugno 2021 - SESSIONE 4: AI E PIATTAFORME PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

La raggiungibilità giuridica dei dati nel cloud

Innocenzo Genna è un giurista specializzato in strategia, public affairs e regolamentazione europee nel settore delle telecomunicazioni e di Internet. Interviene frequentemente come esperto per quotidiani e riviste nonché attraverso il blog professionale RadioBruxellesLibera. Attualmente è vicepresidente di Euroispa (la European ISP Association) e vicepresidente di MVNO Europe (l'associazione europea di MVNO). In precedenza è stato membro del board dello European Internet Forum (la principale fondazione europea per Internet e le telecomunicazioni), presidente di ECTA (European Competitive Telecommunications Association), nonchè General Counsel per Tiscali SpA.

All'inizio della sua carriera è stato avvocato e partner presso Ughi e Nunziante, uno dei principali studi legali italiani con sede a Roma e Milano, dove si è occupato principalmente di casi di diritto europeo, della concorrenza e dell'ICT. Ha inoltre esercitato a Bologna presso lo Studio Legale Bernini nonché presso la Corte di Giustizia Europea in Lussemburgo.

Innocenzo Genna si è laureato in giurisprudenza (magna cum laude) presso l'Università degli Studi di Macerata con una tesi sullo status giuridico di Berlino. Ha conseguito un L.L.M. del Collegio d'Europa (Bruges) e un Magister Iuris dell'Università di Treviri. Ha inoltre conseguito il diploma in diritto comparato presso la Facoltà internazionale di diritto comparato di Strasburgo.

Oltre alla pratica professionale, Innocenzo Genna è pianista e compositore di pianoforte. Il suo repertorio musicale, completamente originale, è accessibile tramite il sito www.innocenzogenna.com nonchè attarverso le principali piattaforme come Spotify, Deezer, Apple Music e Youtube

ABSTRACT

In un’epoca di costante dematerializzazione dei beni e dei servizi, i dati rivestono un valore fondamentale per individui ed imprese, un valore che può essere economico, strategico o anche semplicemente intrinseco. Ma cosa succede ai dati una volta che vengono immessi in un sistema cloud? Chi ha il diritto, o il potere, di gestirne l’uso, l’accesso o il trattamento? Il tema non riguarda solo i privati, ma anche e soprattutto lo Stato, poichè i dati della PA possono rivestire un’importanza strategica per il Paese e pertanto, in un processo di “cloudificazione” degli uffici pubblici, occorre scegliere con estrema attenzione il cloud provider a cui verranno affidati tali dati, allo scopo di proteggerli e garantirne il trattamento secondo la legge. Basti pensare al dibattito nostrano sul Polo Strategico Nazionale nonché al modello francese di “cloud de confiance”, entrambi vertenti sul tema di come porre i dati della PA al riparo dalle giurisdizioni straniere ed, in particolare, di scongiurare l’applicabilità del Cloud Act americano.