Valentino Catricalà

Il rapporto tra arte e tecnologia è oggi sempre più presente. La tecnologia è oggi dappertutto, circonda i nostri corpi, orienta le nostre azioni, ci inquieta e ci affascina. Nell’arte la tecnologia è portatrice di un'innovazione estetica che prende forma in una nuova gestualità algoritmica in cui l’atto artistico si struttura sempre più attraverso il rapporto con macchine complesse. Stiamo vivendo una nuova epoca dell’estetico caratterizzato da un nuovo sublime per i linguaggi tecnologici. In questo contesto, gli artisti che usano le tecnologie rapprentano un nuovo modo di approcciare il mondo dell'arte e l'innovazione tecnologica. Da un parte l'artista usa tecnologie complesse per sviluppare il proprio lavoro, dall'altra è costretto a inserirsi in contesti non convenzionali (come laboratori di ricerca, azienda, ecc.), cambiando il modo con cui concepiamo l'innovazione tecnologica e scientifica. Che tipo di ruolo assume l'artista oggi? E come le istitutzione reagisce a questo comabiamendo?

The relationship between art and technology is increasingly present today. Technology is everywhere today, it surrounds our bodies, directs our actions, worries and fascinates us. In art, technology is the bearer of an aesthetic innovation that takes shape in a new algorithmic gesture in which the artistic act is increasingly structured through the relationship with complex machines. We are living in a new era of aesthetics characterized by a new sublime for technological languages. In this context, artists who use technologies represent a new way of approaching the world of art and technological innovation. On the one hand the artist uses complex technologies to develop his work, on the other he is forced to enter unconventional contexts (such as research laboratories, companies, etc.), changing the way we conceive technological and scientific innovation . What kind of role does the artist take on today? And how does the institution react to this change?